f1Alcune domande di verifica sul I canto dell'Inferno di Dante.
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1)Il I canto dell'Inferno ha una funzione precisa all'interno del poema. Quale?
Il primo canto costituisce il proemio di tutta la Commedia.
2)In quale anno ha luogo l'immaginario viaggio dantesco?
Nel 1300
3)Quanti anni ha Dante? Come possiamo dedurlo?
Dante ha 35 anni. Possiamo dedurlo dalle sue stesse parole del "Convivio" in cui afferma di ritenere che l'età media di un uomo è di 70 anni e quindi, essendo "nel mezzo del cammin" si può dedurre anche il suo anno di nascita, il 1265
4)Il primo verso della Commedia a cosa è ispirato?
Ad un passo biblico del profeta Isaia
5)Cosa rappresenta la selva in cui Dante si smarrisce?
Il peccato, l'errore
6)Che figura retorica è "selva selvaggia"?
E' una paronomasia, cioè l'accostamento di due parole che hanno la stessa radice allo scopo di rafforzare ed enfatizzare il significato dell'espressione
7)Ad un certo punto Dante arriva ad un colle illuminato dal sole. Cosa rappresentano il sole e il colle stesso?
I raggi del sole (la luce) rappresentano la Grazia divina che illumina il cammino dell'uomo. Il colle viene identificato dai più come la felicità terrena a cui ogni uomo tende per natura (sempre indirizzato da Dio!).
8)A cosa è evidentemente contrapposto il colle illuminato dal sole?
Alla selva oscura che il poeta si è lasciato alle spalle
9)Qual è la prima similitudine che troviamo in questo canto?
E' la similitudine del naufrago che, riuscito a raggiungere la riva, si volta indietro a guardare il mare minaccioso a cui è scampato. Allo stesso modo Dante si volta indietro a guardare quel paesaggio (la selva) da cui nessun uomo è mai riuscito a fuggire
10)Cos'è la lonza e cosa rappresenta?
La lonza è una specie di lince, simile ad una pantera, di cui si trovano notizie nei bestiari medievali. Nella Commedia rappresenta allegoricamente la lussuria
11)Le tre fiere cosa rappresentano simbolicamente per l'uomo-Dante?
Rappresentano tre impedimenti, tre peccati che ostacolano la via dell'uomo verso la alvezza
12)Cosa rappresentano rispettivamente il leone e la lupa?
Il leone rappresenta la superbia e la lupa la cupidigia(per alcuni critici l'avarizia)
13)Volendo contestualizzare le tre fiere nel clima politico medievale che Dante stava vivendo, a quali poteri le ha paragonate una parte della critica?
Le tre fiere, secondo questi critici, rappresentano i poteri deviati che reggevano l'Italia medievale: la lupa come la Roma papale (si pensi alla lupa capitolina), il leone come l'Impero e la lonza come i principi feudatari.)
14)Quale dei tre è considerato l'animale più pericoloso e perché?
La più pericolosa è la lupa in quanto è il simbolo della cupidigia--->cioè non solo come desiderio di denaro, ma anche quello degli onori, dei beni terreni, etc. Quindi se anche l'uomo riesce a liberarsi dagli altri impedimenti, l'attaccamento ai beni terreni è per lui molto difficile da superare. Oltre a ciò Dante ritiene proprio la cupidigia l'origine di tutti i mali di Firenze e dell'Italia intera, causa della corruzione della Chiesa, ostacolo all'attuarsi della giustizia in terra.
15)Chi pronuncia le parole "Non omo, omo già fui"?
Virgilio
16)Cosa simboleggia Virgilio nel poema?
Virgilio simboleggia la ragione sottomessa alla fede
17)Perché Dante lo colloca nell'Inferno pur avendo di lui, come uomo e come letterato, grandissima stima?
Perché Virgilio è nato prima dell'avvento di Gesù e del Cristianesimo e quindi, in quanto pagano, non può ascendere al Paradiso
18)Dante, rivolgendosi a Virgilio, adotta due metafore: quella della fonte e quella del fiume. Spiegale.
Sono due metafore tradizionali e molto frequenti, soprattutto la seconda, usate anche nel linguaggio comune (es. "fiume di parole". Qui Dante vuol dire che Virgilio è fonte (sorgente) di eloquenza, da cui si origina un fiume (l'opera virgiliana)
19)“Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore”: così Dante si rivolge a Virgilio. Ma la parola “autore” si comprende appieno solo se la si legge nel significato medievale (“auctor”) . Qual è questo significato?
Nel Medioevo l'auctoritas era quella verità che diveniva modello da imitare. L'auctoritas poteva essere di provenienza divina (come le Sacre Scritture) oppure opera poetica come quelle dell'antichità classica. Qui Virgilio è autore in questo senso: è la somma autorità poetica da citare come testimonianza di verità
20)Spiega brevemente cos'è il veltro e la profezia ad esso legata
Nel significato letterale il veltro è un cane da caccia, adatto quindi a stanare la lupa e a cacciarla. Oltre a ciò il veltro ha anche un significato simbolico a cui la critica ha cercato di dare diverse interpretazioni, senza mai giungere però ad un dato incontrovertibile. Alcuni hanno voluto vedere nel veltro un personaggio politico come Cangrande della Scala, altri Arrigo VII, altri ancora Cristo e perfino Dante stesso e la sua opera di rinnovamento in poesia. Chi si celi dietro all'allegoria del veltro è un enigma non ancora risolto, ciò che si può senza dubbio affermare è che esso rappresenti comunque una forma di salvezza, un'opera di riforma che riporterà la giustizia e la pace (cacciando la lupa, origine dei mali dell'uomo)
21)Al verso "questi non ciberà terra né peltro" è presente una figura retorica. Quale? Spiega cos'è il peltro e il suo significato all'interno del verso.
La figura retorica è una metafora. Il peltro è una lega di piombo e stagno e in questo caso equivale a "denaro"
22)Chi sono la "vergine Cammilla, Eurialo e Turno e Niso"? Perché Dante li ricorda a questo punto del poema?
Sono tutti personaggi dell'Iliade e Dante li ricorda perché la loro morte fu la necessaria premessa alla creazione dell'Impero Romano
23)Chi è "l'anima fia a ciò più di me degna: con lei ti lascerò partire" che Virgilio menziona ai vv. 122/123?
E' Beatrice che, dopo l'Inferno e il Purgatorio, si sostituirà a Virglio nel ruolo di guida di Dante nel Paradiso terrestre.
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