mercoledì 17 dicembre 2014

COME SI DIVIDE IN SEQUENZE

Un esercizio per imparare a dividere un testo in sequenze.
Leggi il brano seguente e prova a dividerlo in sequenze, poi clicca sul pulsante show/hide per vedere la soluzione. Volendo puoi anche indicare la tipologia delle sequenze (riflessiva, descrittiva, narrativa, dialogica)

Da "Il furto dell'elefante bianco" di Mark Twain


Non fu senza apprensioni che accettai di dirigere temporaneamente un giornale agrario. Nemmeno un abitante della terraferma accetterebbe il comando di una nave, senza apprensioni. Ma mi trovavo in circostanze che facevano dello stipendio un nobile scopo; il titolare del giornale stava per andare in ferie, e io accettai le condizioni che egli mi offriva e presi il suo posto.
La sensazione di essere di nuovo al lavoro era splendida, e io lavorai tutta la settimana con instancabile piacere. Andammo in macchina, e per tutto un giorno attesi con ansia di vedere se il mio sforzo avrebbe attirato l'attenzione. Verso il tramonto, mentre uscivo dall'ufficio, un gruppo di uomini e ragazzi radunati ai piedi della scala si disperse con un solo impulso e mi cedette il passo, e io udii uno o due di loro dire: "E' lui!". Naturalmente la cosa mi fece piacere. La mattina dopo, trovai un gruppo simile ai piedi della scala, e coppie e individui sparsi che, in piedi qua e là per la strada e lungo il mio passaggio, mi guardavano con interesse. Al mio avvicinarsi, il gruppo si divise e indietreggiò, e io udii un uomo che diceva: "Guardategli gli occhi!". Finsi di non badare all'attenzione che avevo attirato, ma in segreto me ne compiacqui, e mi proposi di scrivere un resoconto alla zia. Salii la breve scalinata, e mentre mi avvicinavo alla porta udii voci allegre e una risata squillante; apersi, ed ebbi la visione fuggevole di due giovani dall'aspetto rurale, i cui visi si allungarono e scolorirono al vedermi; e poi tutti e due si tuffarono giù dalla finestra con un gran tonfo. Fui sorpreso.
Una mezz'ora dopo, un vecchio signore dalla bara fluente e dal viso simpatico, ma alquanto austero, entrò e, al mio invito, si mise a sedere. Pareva sovrappensiero. Si levò il cappello e lo posò sul pavimento, e ne cavò un fazzoletto di seta rosso e una copia del nostro giornale.
Si posò il fazzoletto sulle ginocchia e, mentre si puliva gli occhiali col fazzoletto rosso, disse: "Lei è il nuovo direttore?".
Risposi di sì.
"Aveva mai redatto un giornale agrario prima d'ora?"
"No", dissi "questo è il mio primo tentativo.
"Molto probabile. Ha conoscenze pratiche di agricoltura?"
"No, non credo".
"Un certo istinto me lo diceva", disse il vecchio signore rimettendosi gli occhiali e guardandomi al di sopra delle lenti con severità "Desidero leggerle quello che deve aver ridestato in me questo istinto".

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