giovedì 15 aprile 2021

VERIFICA SUL SISTEMA CURTENSE STORIA

Il sistema curtense

Il sistema curtense

Completa il testo con le seguenti parole
CANONE - ORDALIA - TERRITORIO - CORVEES - CONSUETUDINI- INNOCENTE - PEDAGGI- LUSSO- FISICA - PARS DOMINICA- STREGONERIA - VESCOVO - DUE - AUTOSUFFICIENZA - CURTIS- TASSE - PADRONE - GIUSTIZIA- BANNO- AGRICOLE - COLPEVOLE - PAGAMENTO - PARS MASSARICA-
L’economia feudale si fondava sulla che era divisa in parti tra loro interdipendenti: la , che comprendeva le terre amministrate e gestite direttamente dal e la , cioè l’insieme dei piccoli poderi coltivati con una certa autonomia dai contadini, in cambio del pagamento di un in natura o in denaro e di alcune prestazioni lavorative gratuite chiamate .
I Signori esercitavano anche il potere di che consisteva nel diritto di di prelevare per l’uso delle strade e dei ponti, di imporre agli abitanti le più disparate e prestazioni di lavoro.
I contadini erano obbligati ad utilizzare, dietro , il mulino, il frantoio, il forno di loro proprietà. Il ricavato di queste tasse serviva a mantenere i signori ed il loro seguito, a nutrirli, a vestirli, a garantire il delle loro dimore e dei loro banchetti.
I signori provvedevano alla difesa del e all’amministrazione della . Spesso la giustizia signorile si affiancava a quella del : entrambe facevano riferimenti a leggi generali, valide per tutto il regno, a norme locali e a . Per risolvere i casi piùincerti si ricorreva spesso ad un’antica usanza germanica: l’.
I casi più frequenti erano: le accuse di adulterio, gli accertamenti di paternità e i delitti religiosi quali l’eresia e la . L'ordalia consisteva in una durissima prova : tenere in mano un ferro infuocato, camminare su una piastra incandescente, immergere la mano nell’acqua bollente, essere gettati in acqua. Se il soggetto superava la prova era considerato , diversamente . La curtis ospitava anche attività non . Grazie alla presenza di lavoratori dei più diversi mestieri e pertanto la curtis rappresentava un’unità produttiva che tendeva all’.

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