Un’aquila inseguiva una lepre che rivolse le sue suppliche al solo essere che il caso le pose sott'occhio: uno scarabeo. Questi le fece animo e, quando vide avvicinarsi l’aquila, cominciò a pregarla di non portargli via la sua protetta.Ma quella, tanto era piena di disprezzo per il minuscolo insetto, si divorò la lepre sotto i suoi occhi.
Da allora lo scarabeo non perdette più di vista i nidi dell’aquila e, appena essa deponeva le uova, saliva su a volo, le faceva rotolare e le rompeva; fino al giorno in cui, cacciata da ogni parte, l’aquila, che era l’uccello sacro a Zeus, si rifugiò presso dì lui e lo scongiurò di trovarle un luogo sicuro per covare.
Zeus le concedette di deporre le uova nel suo proprio grembo, ma lo Scarabeo se ne avvide, così fece una pallottola di sterco, si levò a volo e, giunto sopra il grembo del dio, ve la lasciò cadere. Zeus, per scuotersi di dosso lo sterco, si alzò e, senza accorgersene, gettò a terra le uova.
Da allora, dicono che, nella stagione in cui compaiono gli scarabei, le aquile non covano.
La favola insegna questo: non disprezzate nessuno, perché nessuno è tanto debole che, se viene offeso, non sia in grado un giorno di vendicarsi.
Un'aquila inseguiva una lepre= proposizione principale
che rivolse le sue suppliche al solo essere=proposizione relativa subordinata di I grado
che il caso le pose sott'occhio: uno scarabeo= proposizione relativa subordinata di II grado
Questo le fece animo= proposizione principale
e cominciò a pregarla= proposizione coordinata alla principale
quando vide avvicinarsi l'aquila= proposizione temporale subordinata di I grado
di non portarle via la sua protetta=proposizione finale subordinata di II grado
Ma quella si divorò la lepre sotto i suoi occhi= proposizione principale
tanto era piena di disprezzo per il piccolo insetto= proposizione consecutiva subordinata di I grado
Da allora lo scarabeo non perdette più di vista i nidi dell’aquila= proposizione principale
e, appena essa deponeva le uova,= proposizione temporale subordinata di I grado
saliva su a volo= proposizione coordinata alla subordinata di I grado
le faceva rotolare = proposizione coordinata alla subordinata di I grado
e le rompeva= proposizione coordinata alla subordinata di I grado
fino al giorno in cui cacciata da ogni parte= proposizione causale subordinata di I grado
che era l'uccello sacro a Zeus= proposizione relativa subordinata di I grado
l’aquila si rifugiò presso dì lui=proposizione principale
e lo scongiurò=coordinata alla principale
di trovarle un luogo sicuro per covare = proposizione finale subordinata di I grado
Zeus le concedette di deporre le uova nel suo proprio grembo = proposizione principale
ma lo Scarabeo se ne avvide = proposizione coordinata alla principale
così fece una pallottola di sterco=proposizione consecutiva subordinata di I grado
si levò a volo= proposizione coordinata alla subordinata di I grado
e, giunto sopra il grembo del dio, = proposizione temporale subordinata di II grado
ve la lasciò cadere= proposizione coordinata alla subordinata di I grado
Zeus si alzò= proposizione principale
per scuotersi di dosso lo sterco = proposizione finale subordinata di I grado
e, senza accorgersene,= proposizione modale subordinata di I grado
gettò a terra le uova= proposizione coordinata alla principale
Dicono= proposizione principale
nella stagione in cui compaiono gli scarabei= proposizione temporale subordinata di I grado
che le aquile non covano= proposizione oggettiva subordinata di I grado
La favola insegna questo:=proposizione principale
non disprezzate nessuno=proposizione dichiarativa subordinata di I grado
perché nessuno è tanto debole=proposizione causale subordinata di II grado
se viene offeso=proposizione condizionale subordinata di III grado
non sia in grado un giorno di vendicarsi=proposizione consecutiva subordinata di III grado
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