venerdì 9 dicembre 2022

VERIFICA NOVELLA DECAMERON FRESCO E CESCA

Verifica Fresco e Cesca Il brano seguente è un estratto della novella di Fresco e Cesca che appartiene alla sesta giornata, di cui è regina Ellissa. E' la giornata dedicata alle battute spiritose con cui un personaggio riesce a cavarsela una situazione o a dare una lezione a qualcuno. La novella è narrata da Emilia.


Uno, adunque, che si chiamò Fresco da Celatico aveva una sua nepote chiamata per vezzi
1 con un vezzeggiativo
Cesca, la quale, ancora che
2nonostante
bella persona avesse e viso, non però di quegli angelici
3non però un viso simile a quello degli angeli
che giá molte volte vedemmo, sé da tanto e sí nobile reputava,
4si considerava di così grande valore e tanto nobile
che per costume aveva preso di biasimare
5aveva preso l'abitudine di criticare
ed uomini e donne e ciascuna cosa che ella vedeva, senza avere alcun riguardo a se medesima
6senza avere alcuna considerazione di sè stessa
la quale era tanto piú spiacevole, sazievole e stizzosa che alcuna altra,
7antipatica, fastidiosa ed irritabile
che a sua guisa niuna cosa si potea fare;
8che non si poteva fare alcuna cosa che le piacesse
e tanto, oltre a tutto questo, era altiera,
9superba
che se stata fosse de’ reali di Francia, sarebbe stata di soperchio.
10che se anche fosse appartenuta alla famiglia reale di francia, la sua superbia sarebbe stata eccessiva
E quando ella andava per via, sí forte le veniva del cencio,
11mostrava disgusto come se sentisse odore di uno straccio bruciato
che altro che torcere il muso non faceva, quasi puzzo le venisse di chiunque vedesse o scontrasse
12incontrasse
. Ora, lasciando stare molti altri suoi modi spiacevoli e rincrescevoli,
13fastidiosi
avvenne un giorno che, essendosi ella in casa tornata lá dove Fresco era, e tutta piena di smancerie
14piena di smorfie
postaglisi presso a sedere, altro non facea che soffiare;
15sbuffare
laonde Fresco domandando le disse: — Cesca, che vuol dir questo, che, essendo oggi festa, tu te ne se’ cosí tosto
16presto
tornata in casa? — Al quale ella tutta cascante di vezzi rispose: — Egli è il vero che io me ne sono venuta tosto, per ciò che
17poiché
io non credo che mai in questa terra
18città
fossero ed uomini e femine tanto spiacevoli e rincrescevoli quanto sono oggi: e non ne passa per via uno che non mi spiaccia come la mala ventura;
19come la cattiva sorte
ed io non credo che sia al mondo femina a cui piú sia noioso
20a cui sia più sgradito
il vedere gli spiacevoli che è a me, e per non vedergli, cosí tosto me ne son venuta. — Alla qual Fresco, a cui li modi fecciosi
21sgradevoli modi
della nepote dispiacevan fieramente, disse: — Figliuola, se cosí ti dispiaccion gli spiacevoli come tu di’, se tu vuoi viver lieta, non ti specchiar giá mai. — Ma ella, piú che una canna vana
22più vuota, più sciocca di una canna
ed a cui di senno pareva pareggiar Salamone,
23che invece credeva di essere saggia quanto Salomone
non altramenti che un montone avrebbe fatto intese il vero motto di Fresco,
24capì il significato della battuta di Fresco così come l'avrebbe capita un montone (cioè un animale stupido)
anzi disse che ella si voleva specchiar come l’altre: e cosí nella sua grossezza
25nella sua stupidità
si rimase, ed ancor vi si sta.


DOMANDE 1) Riassumi la novella proposta in massimo 100 parole (circa 6/7 righe)



2) Come è descritto il personaggio di Cesca? Direttamente o indirettamente? Quali aspetti vengono sottolineati riguardo la sua persona? Solo aspetti fisici o anche caratteriali?



3) In quale luogo si svolgono le vicende?



4) Secondo te Cesca è un personaggio statico o dinamico? Motiva la tua risposta.



5) Nel brano sono presenti analessi o prlessi? Come si svolge la narrazione?



6) Com'è in generale lo stile della narrazione? E il linguaggio?



7) Qual è la principale differenza tra questa novella e altre che appartengono alla sesta giornata?



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