Verifica Fresco e Cesca
Il brano seguente è un estratto della novella di Fresco e Cesca che appartiene alla sesta giornata, di cui è regina Ellissa. E' la giornata dedicata alle battute spiritose con cui un personaggio riesce a cavarsela una situazione o a dare una lezione a qualcuno. La novella è narrata da Emilia.
Uno, adunque, che si chiamò Fresco da Celatico aveva una sua nepote chiamata per vezzi1 con un vezzeggiativo
Cesca, la quale, ancora che 2nonostante bella persona avesse e viso, non però di quegli angelici3non però un viso simile a quello degli angeli
che giá molte volte vedemmo, sé da tanto e sí nobile reputava,4si considerava di così grande valore e tanto nobile che per costume aveva preso di biasimare5aveva preso l'abitudine di criticare ed uomini e donne e ciascuna cosa che ella vedeva, senza avere alcun riguardo a se medesima6senza avere alcuna considerazione di sè stessa la quale era tanto piú spiacevole, sazievole e stizzosa che alcuna altra,7antipatica, fastidiosa ed irritabile che a sua guisa niuna cosa si potea fare;8che non si poteva fare alcuna cosa che le piacesse e tanto, oltre a tutto questo, era altiera,9superba che se stata fosse de’ reali di Francia, sarebbe stata di soperchio.10che se anche fosse appartenuta alla famiglia reale di francia, la sua superbia sarebbe stata eccessiva E quando ella andava per via, sí forte le veniva del cencio,11mostrava disgusto come se sentisse odore di uno straccio bruciato che altro che torcere il muso non faceva, quasi puzzo le venisse di chiunque vedesse o scontrasse12incontrasse. Ora, lasciando stare molti altri suoi modi spiacevoli e rincrescevoli,13fastidiosi avvenne un giorno che, essendosi ella in casa tornata lá dove Fresco era, e tutta piena di smancerie14piena di smorfie postaglisi presso a sedere, altro non facea che soffiare;15sbuffare laonde Fresco domandando le disse: — Cesca, che vuol dir questo, che, essendo oggi festa, tu te ne se’ cosí tosto16presto tornata in casa? — Al quale ella tutta cascante di vezzi rispose: — Egli è il vero che io me ne sono venuta tosto, per ciò che17poiché io non credo che mai in questa terra18città fossero ed uomini e femine tanto spiacevoli e rincrescevoli quanto sono oggi: e non ne passa per via uno che non mi spiaccia come la mala ventura;19come la cattiva sorte ed io non credo che sia al mondo femina a cui piú sia noioso20a cui sia più sgradito il vedere gli spiacevoli che è a me, e per non vedergli, cosí tosto me ne son venuta. — Alla qual Fresco, a cui li modi fecciosi21sgradevoli modi della nepote dispiacevan fieramente, disse: — Figliuola, se cosí ti dispiaccion gli spiacevoli come tu di’, se tu vuoi viver lieta, non ti specchiar giá mai. — Ma ella, piú che una canna vana22più vuota, più sciocca di una canna ed a cui di senno pareva pareggiar Salamone,23che invece credeva di essere saggia quanto Salomone non altramenti che un montone avrebbe fatto intese il vero motto di Fresco,24capì il significato della battuta di Fresco così come l'avrebbe capita un montone (cioè un animale stupido) anzi disse che ella si voleva specchiar come l’altre: e cosí nella sua grossezza25nella sua stupidità si rimase, ed ancor vi si sta.
DOMANDE1) Riassumi la novella proposta in massimo 100 parole (circa 6/7 righe)
Nella novella la nipote di Fresco da Celatico, Cesca, è una giovane altezzosa, superba e antipatica. Pur essendo graziosa, anche se non bellissima, critica tutto e tutti e non è mai contenta di niente. Visto che tutti le sembrano brutti e sgradevoli, lo zio le suggerisce di non specchiarsi mai, ma Cesca non capisce il significato della battuta di Fresco e ribadisce di volersi specchiare come tutti gli altri, dimostrando così la sua stupidità.
2) Come è descritto il personaggio di Cesca? Direttamente o indirettamente? Quali aspetti vengono sottolineati riguardo la sua persona? Solo aspetti fisici o anche caratteriali?
Cesca viene descritta direttamente, attraverso un ritratto che ne sottolinea il gradevole aspetto fisico e l'altrettanto sgradevole carattere: altezzosità, superbia e smorfie di insofferenza verso tutto e tutti sono i tratti che più ce la descrivono.
3) In quale luogo si svolgono le vicende?
Principalmente in casa dello zio Fresco. Viene citata anche una "terra", cioè una città, di cui però non viene fornito il nome nè alcuna ambientazione.
4) Secondo te Cesca è un personaggio statico o dinamico? Motiva la tua risposta.
Cesca è un personaggio statico in quanto non ha cambiamenti caratteriali: come appare all'inizio della descrizione, altera e superba e un po' sciocchina, così rimane fino alla fine del brano, quando non comprende il senso delle parole di Fresco e non coglie il suo invito a riflettere sui propri atteggiamenti.
5) Nel brano sono presenti analessi o prlessi? Come si svolge la narrazione?
Nel brano preso in esame non sono presenti nè analessi nè prolessi e il tempo della storia corrisponde alla durata degli avvenimenti.
6) Com'è in generale lo stile della narrazione? E il linguaggio?
Lo stile è semplice, così come la sintassi che rispecchia il parlato quotidiano. Il linguaggio è colloquiale, con termini non aulici e non ricercati. Prevale la coordinazione (soprattutto per polisindeto) sulla subordinazione.
7) Qual è la principale differenza tra questa novella e altre che appartengono alla sesta giornata?
La novella di Fresco e Cesca è diversa dalle altre in quanto il motto di spirito, la battuta, non sortisce alcun effetto nel destinatario: semplicemente Cesca non capisce la battuta e resta indifferente al suo significato profondo. In altre novelle, come ad esempio in Chichibio e la gru, il motto di spirito riesce a risolvere una situazione (nello specifico salva la vita di Chichibio), mentre qui, appunto, non ci sono cambiamenti, né ravvedimenti nei personaggi.
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